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Telecomando antisporco » Diaframma elettromagnetico antisporco

Diaframma elettromagnetico antisporco

Diaframma elettromagnetico antisporco

Contenuto della pagina

  • 1 Brevetto diaframma elettromagnetico per raggio laser
  • 2 Il brevetto
  • 3 Il diaframma elettromagnetico
  • 4 Il laser
  • 5 Cosa permettono di sviluppare queste tecnologie?
  • 6 Funzionalità completa
  • 7 Il futuro

Brevetto diaframma elettromagnetico per raggio laser

Il telecomando antisporco è da poco sbarcato sul mercato mondiale ed è stato immediatamente un successo incredibile.

Migliaia di persone, stufe di dover sopportare lunghe sessioni di pulizia a mano o con i classici elettrodomestici dedicati a tale lavoro, si sono ritrovati in una vera e propria rivoluzione grazie alla tecnologia sviluppata dai ricercatori del telecomando antisporco.

Un’importante attività scientifica è alla base di questo successo che dopo anni di ricerca è arrivato a sconvolgere il settore e sta producendo già i primi risultati concreti.

Il team di scienziati e ricercatori che ci hanno lavorato, con sede in Toscana, ha sviluppato un diaframma elettromagnetico che produce una particolare luce dalle ottime capacità inibitorie per germi e batteri.

Per comprendere il funzionamento di questo tipo di tecnologia, occorre capire i meccanismi e i passaggi che hanno permesso di svilupparla.

Per farlo, andremo a spiegare in questo articolo ogni step che ha portato i nostri ricercatori allo sviluppo del telecomando antisporco in un linguaggio semplice ed esaustivo anche per chi non ha alcun tipo di base in materia ma desidera saperne di più di questo ultimo sorprendente ritrovato tecnologico, frutto di studio, fatica e progressi scientifici.

Il brevetto

Come è risaputo, nel mondo della ricerca scientifica, ogni nuova scoperta deve essere posta sotto brevetto.

Questo costituisce il diritto giuridico grazie al quale il titolare può sfruttare i vantaggi economici dall’utilizzo di tale invenzione in un periodo e un territorio determinato.

In questo modo, nessun altro può approfittare di scoperte altrui e monetizzarle a discapito dei legittimi inventori.

I ricercatori infatti, già nel 2015, appena hanno constatato la possibilità di concepire un diaframma elettromagnetico che producesse un raggio simile ad un laser, cioè basato sull’amplificazione della luce mediante l’emissione stimolata delle radiazioni, hanno pensato bene di depositare il brevetto per poter realizzare e proporre sul mercato il telecomando antisporco.

A questo punto, la realizzazione del progetto è proseguita in maniera naturale seppure con qualche intoppo di realizzazione, visto che non esistevano precedenti scientifici nella costruzione di uno strumento del genere.

Ma procediamo con ordine.

Il diaframma elettromagnetico

Il telecomando antisporco è frutto di un congegno chiamato tecnicamente come diaframma elettromagnetico.

Senza spiegare il suo funzionamento, l’idea del telecomando rimane solo fantascientifica.

Eppure, una volta ideata questo tipo di tecnologia, la realizzazione di un tale apparecchio è possibile.

In pratica un diaframma elettromagnetico è costituito da due piccole piastre rigorosamente metalliche con al centro un condensatore, cioè un piccolo componente elettronico capace di immagazzinare energia elettrostatica ovviamente associata ad un campo elettrostatico.

Azionando il telecomando, il diaframma all’interno comincia a mettersi in moto. Le due piastre cominciano a produrre vibrazioni simultanee e coordinate che vengono immagazzinate all’interno del condensatore il cui scopo è quello di accumulare energia elettromagnetica.

Nonostante possa sembrare una tecnologia semplice e che esiste da tempo, nessuno l’aveva mai usata per creare un vero e proprio laser che potesse inibire la vita di germi e batteri in maniera così efficiente.

Il laser

A questo punto, il diaframma elettromagnetico produce quello che viene chiamato impropriamente un laser.

In realtà questa parola di gergo comune sarebbe più correttamente definibile in italiano come amplificazione della luce mediante emissione stimolata della radiazione.

Risulta facilmente comprensibile come essendo una serie di parole troppo lunghe, sia ben poco pratica per un nome di un prodotto che deve essere venduto sul mercato.

Questo tipo di luce, quindi, è prodotta grazie all’energia immagazzinata nel condensatore del diaframma elettromagnetico.

Le onde elettromagnetiche vengono emesse dal piccolo condensatore attraverso un filtro di vetro di appena un centimetro di diametro, producendo quello che a vista è un semplice fascio di luce simile a quello usato per infastidire i calciatori durante le partite di calcio.

A differenza di quest’ultimo però, questo tipo di laser sviluppa un tipo di radiazione particolare che uccide fino al 98% dei germi e batteri sulle superfici che incontra grazie alla particolare tonalità di radiazioni che riesce ad emettere.

Molti acquirenti si chiederanno, giustamente, se può provocare qualche tipo di danno alla salute.

I ricercatori che hanno contribuito alla brevettazione di questo apparecchio assicurano che non c’è alcun tipo di danno collaterale per gli esseri umani né per gli animali domestici o gli insetti.

L’intensità della radiazione non è tale da provocare alcun problema come hanno dimostrato i trials in laboratorio eseguiti dagli sviluppatori che hanno contribuito attivamente al progetto.

Cosa permettono di sviluppare queste tecnologie?

Avrete ben capito che parlare di telecomando antisporco è una semplificazione di un congegno tecnologico dalla particolare e complicata funzionalità.

La scelta di questo nome è dovuta principalmente a due motivi.

Il primo è che in questo modo, chiunque può comprendere in maniera immediata che tipo di funzionalità ha il nostro strumento.

La sporcizia è una parola che ci rimanda subito a qualcosa da voler eliminare e il prefisso ‘anti’ posizionato prima permette al cliente di capire subito che effetto ha il nostro ultimo ritrovato.

Inoltre, più che lo sporco, il raggio laser si occupa di uccidere gran parte di microbi e batteri, una precisazione tecnica che è doveroso compiere ma che trova poi altre forme di espressione per permettere la vendita del prodotto ad un pubblico più ampio.

Il secondo motivo è che la parola telecomando permette immediatamente di associare questo apparecchio a qualcosa di estremamente comune e quotidiano per tutti.

Da decenni, chiunque ha un telecomando in casa per molti usi diversi. Dalla televisione, al condizionatore fino alla poltrona reclinabile.

Il nostro team ha quindi pensato di concepire questo tipo di tecnologia con la forma di un telecomando.

Funzionalità completa

L’apparecchio, quindi, ha in tutto e per tutto la forma di un telecomando dotato di un pulsante per l’accensione, uno per lo spegnimento e una regolazione dell’intensità simile al volume dei televisori o dello stereo che tutti conoscono.

Esistono tre gradi di intensità che è possibile impostare. All’aumentare di questi, infatti, il diaframma elettromagnetico lavora più intensamente producendo un raggio di luce elettromagnetica più intensa con un’azione progressivamente più efficace.

Inoltre, essendo il laser un semplice fascio di luce, la sua utilità in angoli remoti della casa e in punti difficilmente arrivabili diventa ancora più semplice.

Occorre solo ricordare di usarlo da una distanza non eccessiva rispetto al punto che vi interessa pulire.

Per quanto i nostri ricercatori abbiano fatto un ottimo lavoro, non assicurano la corretta funzionalità dell’apparecchio ad una distanza superiore ai cinque metri.

Per poter essere efficace a 10 o 20 metri infatti, il laser richiederebbe l’uso di un diaframma elettromagnetico troppo grande ed in un accumulo di energia molto più ampio di quello che può permettersi con appena sei centimetri di lunghezza e tre di larghezza.

A quel punto, sviluppare un congegno di maggiore portata diventerebbe molto più impegnativo e poco pratico rispetto a quello che l’azienda del telecomando antisporco voleva realizzare e proporre sul mercato.

Il futuro

Per il futuro, l’azienda ha in mente di proseguire con le proprie ricerche scientifiche e brevettare ulteriori tecnologie per disinfettare, pulire e sterilizzare sempre con più semplicità e convenienza.

La strada è in salita, ma gli ottimi risultati ottenuti permettono di guardare in avanti con ottimismo.

Se in pochi anni si è potuto sviluppare tale tecnologia, tante altre opportunità arriveranno a sconvolgere il nostro modo di occuparci delle pulizie!

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